Seguici anche su..

twitterfacebookgoogle pluslinkedinrss feedemail

21 gennaio 2014

Russia, dal pallone alle palle di neve?

Dopo aver acquistato Samuel Eto'o dall'Inter, l'Anzhi Makhachkala ha scritto una pagina importante del nostro calcio: e' la prima volta che una società russa riesce ad assicurarsi un top player ancora nel pieno della propria carriera, quel calciatore ancora in grado di fare la differenza in tutte le competizioni, un'atleta che non aveva bisogno di offrirsi per ricevere proposte di contratto milionarie da ogni angolo del mondo. Insomma, con il solo acquisto di del “leone d'Africa”, a livello sportivo, la Russia calcistica ha fatto un salto di qualità enorme rivelandosi non più meta di pensioni dorate come la Major League Soccer o gli Emirati Arabi, ma un campionato divertente, affascinante, e finalmente, competitivo a tutti i livelli.
Ma l'Anzhi non è solo Eto'o, da quando l'imprenditore russo Suleyman Kerimov è diventato presidente, il club di Makhachkala ha acquistato nell'ordine: il veterano Roberto Carlos, che si è reinventato centrocampista centrale, la promettente ala del Psv Eindhoven Balàsz Dzsudzsak, la promessa mancata Diego Tardelli, il futuro metronomo della nazionale brasiliana Jucilei, e la stella marocchina dell'Anderlecht, Mark Boussoufa, per una spesa totale di 67 milioni di euro.
Non solo Anzhi. Nella Russian Premier League troviamo squadre molto forti come Rubin Kazan, Zenit San Pietroburgo, Spartak Mosca, Cska, Lokomotiv Mosca, Terek Grozny tutti club molto ricchi che già dalla prossima stagione proveranno a mettere in crisi le grandissime d'Europa.
Insomma, stiamo passando dal gioco del pallone a quello delle palle di neve? E' questa la nuova frontiera del calcio? A voi l'ardua sentenza.

Enrico Ciccarelli