Dopo aver acquistato Samuel Eto'o dall'Inter, l'Anzhi Makhachkala
ha scritto una pagina importante del nostro calcio: e' la prima volta
che una società russa riesce ad assicurarsi un top player ancora nel
pieno della propria carriera, quel calciatore ancora in grado di fare la
differenza in tutte le competizioni, un'atleta che non aveva bisogno
di offrirsi per ricevere proposte di contratto milionarie da ogni angolo
del mondo. Insomma, con il solo acquisto di del “leone d'Africa”, a
livello sportivo, la Russia calcistica ha fatto un salto di qualità
enorme rivelandosi non più meta di pensioni dorate come la Major League
Soccer o gli Emirati Arabi, ma un campionato divertente, affascinante, e
finalmente, competitivo a tutti i livelli.
Ma l'Anzhi non è solo Eto'o, da quando l'imprenditore russo Suleyman Kerimov è diventato presidente, il club di Makhachkala ha acquistato nell'ordine: il veterano Roberto Carlos, che si è reinventato centrocampista centrale, la promettente ala del Psv Eindhoven Balàsz Dzsudzsak, la promessa mancata Diego Tardelli, il futuro metronomo della nazionale brasiliana Jucilei, e la stella marocchina dell'Anderlecht, Mark Boussoufa, per una spesa totale di 67 milioni di euro.
Non
solo Anzhi. Nella Russian Premier League troviamo squadre molto forti
come Rubin Kazan, Zenit San Pietroburgo, Spartak Mosca, Cska, Lokomotiv
Mosca, Terek Grozny tutti club molto ricchi che già dalla prossima
stagione proveranno a mettere in crisi le grandissime d'Europa.
Insomma,
stiamo passando dal gioco del pallone a quello delle palle di neve? E'
questa la nuova frontiera del calcio? A voi l'ardua sentenza.
Enrico Ciccarelli