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28 maggio 2011

Il Futuro di Milan e Inter nelle parole di Galliani e Moratti

L'anno che verrà delle due milanesi, tra rinnovi di contratto, allenatori, e sogni di calciomercato. E c'è ancora una coppa in sospeso per i neroazzurri..


  INTER  
Non è tempo di bilanci. Massimo Moratti lo farà domenica sera dopo la finale di Coppa Italia con il Palermo, anche se dentro di se, sa bene che la strada intrapresa con Leonardo è quella giusta. Il patron nerazzurro guarda al futuro e lo immagina con idee nuove: “serve l'effetto novità per fare l'ennesimo salto di qualità." Servirà puntare su persone nuove e Leonardo ha quel nuovo che può essere utile per costruire qualcosa di importante. La Coppa potrebbe essere per lui un titolo importante, un premio per quanto ha dovuto imparare velocemente in termini di ambiente, perché all'Inter è sempre meno semplice che in altri posti. Si è trovato in una situazione difficile e ha fatto bene, lui ci tiene, ci teniamo tutti, sarà una partita difficile, anche perché il Palermo ci tiene 10 volte di più".
Pausa e il pensiero inevitabilmente va a Josè Mourinho; impossibile non pensarci: “Mou per noi è uno che anche se lavora da un'altra parte è come se lavorasse qui" spiega Moratti, anche se per lui tutti meritano solo elogi. "In realtà sono orgoglioso di tutti gli ultimi quattro allenatori: Mancini, Mourinho, Benitez e Leonardo. Così come sono orgoglioso di questi giocatori che per me sono ancora i più forti in assoluto. Li ammiro perché riescono a trovare sempre motivazioni, a volte devi trovare qualcuno che li trascini a trovarne di nuove. So già che alcuni se la troveranno ancora, ma serve qualcosa di nuovo, magari con età giovane per un progetto più lungo, facendo grande attenzione ai numeri e all'economia della società".
Magari uno come Alexis Sanchez. "È un buon giocatore, stiamo parlando per capire, ma deve ancora dimostrare molto, ha una valutazione alta, un'esagerazione prodotta dal mercato attuale. Ma stiamo guardando anche altre possibili situazioni. In attacco penso che siamo notevolmente forti, non è forse lì l'obiettivo principale a cui noi dobbiamo mirare. Eden Hazard? È un giocatore di futuro, anche se con la nostra chiacchierata con la società la sua valutazione è salita di ulteriori 5 milioni". 
 
Tormentone — E c'è anche spazio per parlare della querelle infinita con la Juventus, in particolare sull'esposto presentato un anno fa dalla società bianconera per l'assegnazione dello scudetto 2006 revocato ai bianconeri e assegnati ai nerazzurri. "In merito ai rapporti con la Juve non è tanto la cosa in sé, quanto la continuità di questo argomento, senza respiro. Non c'è attesa da parte nostra, diciamo che c'è tale continuità che alla fine ti abitui a questa situazione".






  MILAN  
Pronti 20 milioni di euro, al massimo 25, per far indossare la maglia rossonera a Marek Hamsik (nonostante le smentite di rito del patron Silvio Berlusconi). Ma Adriano Galliani ama tenere tutti sulle spine con i suoi chissà, magari, forse. "Abbiamo finalmente finito di discutere i contratti con i giocatori in rosa; a questo punto rimangono 11 calciatori ai quali scadrà il contratto nel 2012. Fino alla fine del prossimo campionato quindi non parlatemi più di rinnovi" sottolinea l'amministratore delegato rossonero al suo arrivo in Lega per la riunione della commissione incaricata di trovare una soluzione per la ripartizione dei diritti tv.

Rinnovi ok. Ma adesso ci vuole la famosa mezz'ala sinistra. Conferma: "Si, ci manca solo una mezz'ala sinistra", una sorta di "mister X su cui non si sbilancia. Dice solo che "difficilmente sarà un giocatore proveniente da un grande team europeo" e che piuttosto “sarà un emergente ". “Un po' come lo fu Kakà quando lo acquistammo per 6 milioni di euro dal San Paolo" spiega Galliani. "Ganso? Non mi risulta che sia una mezz'ala sinistra come del resto Javier Pastore" precisa.
Per poi aggiungere: "Asamoah dell'Udinese lo è, come del resto lo sono anche Hamsik, Fabregas, Bale e Van Der Vaart, sbizzarritevi per tutta l'estate per scoprire chi sarà il prescelto". Il solito Galliani, insomma, che si congeda con una battuta su Cassano: "Con Antonio non ci sono problemi, resta con noi perché ha un contratto fino al 2014, lui non ha problemi con il Milan e noi non abbiamo problemi con lui".

Luca Civerchia