Seguici anche su..

twitterfacebookgoogle pluslinkedinrss feedemail

28 maggio 2011

Il Diavolo veste rossonero: Champions, realtà o utopia?

ll nostro Luigi Galantino inaugura  la rubrica "Il Diavolo veste rossonero", dove ogni settimana si parlerà dei temi più importanti in casa Milan. 


Sabato 7 Maggio 2011, Stadio Olimpico di Roma, Milan campione d'Italia per la 18° volta nella sua gloriosa storia.
Feste, lustrini, paiette, moonwalking e chi più ne ha più ne metta.
Tutto strameritato, dopo un campionato dominato dalla quinta giornata in poi, vincendo i due derby stagionali, la Max Allegri-band ha tutto il sacrosanto diritto di festeggiare.
A partire dal giorno dopo, però, forse già nelle interviste post-partita, si è cominciato ripetutamente a parlare del nuovo obbiettivo per la prossima stagione: la Champions League, trofeo entrato a pieno titolo nel DNA di ogni buon milanista.
I sogni aiutano a vivere, non costano nulla, purtroppo però per realizzare questo sogno invece un costo da pagare c'è, ed anche alto. Il costo per 1-2 fuoriclasse insomma...
Sentendo però le dichiarazioni recentissime dell'Amministratore delegato rossonero i dubbi sorgono facili: "Compreremo SOLO una mezz'ala sinistra " ha dichiarato proprio ieri Adriano Galliani, la domanda è spontanea: basta un solo acquisto per vincere la coppa dalle grandi orecchie? La risposta è NI.
Potrebbe bastare, ma solo se il giocatore in questione sia un fuoriclasse assoluto, purtroppo però visto i tempi che corrono le probabilità che il Milan acquisti un campionissimo sono relativamente basse.
Mi direte "ma l'anno scorso la situazione era anche peggiore eppure arrivarono Ibrahimovic e Robinho..". Certo, il primo a stupirsi ed a congratularsi con la società fu il sottoscritto. Quei colpi però furono sintomo di grande scaltrezza ed opportunismo di Galliani, ma non si può parlare certo di un esborso faraonico: Robinho fu pagato con i soldi delle cessioni di Huntelaar e Borriello, mentre Ibra preso a prezzo discount con pagamento rateale, con lo stipendio già pagato dalla cessione futura di Ronaldinho. La Dea Bendata però non sempre è dalla tua parte e non bisogna sempre e solo fare affidamento su qualche combinazione fortunata di eventi.
Insomma quest'anno se si vuole realmente portare a casa gente che ti faccia fare il salto di qualità bisognerà spendere e parecchio.
In questo senso non aiuta di certo il rinnovo di Clarence Seedorf, avrei preferito che il nativo del Suriname prendesse la strada intrapresa dal suo compagno di mille battaglie Andrea Pirlo, in modo da cominciare a ringiovanire sul serio il pacchetto di centrocampo. Non è andata cosi.
Cosa aspettarci dunque da quest'estate? I nomi "caldi" sono tanti: Pastore, Asamoah, Hamsik, Fabregas.
Tutti buoni giocatori, tra questi soltanto Cesc Fabregas a mio parere potrebbe farci fare il salto di qualità, però si sa da tempo che è destinato a tornare in Catalogna, senza contare il valore altissimo di mercato.
Javier Pastore sarebbe una mezza scommessa, ricorda molto Kakà, talento cristallino, peccato che però quest'anno a Gennaio abbia smesso di giocare dopo mesi di paragoni forse troppo esagerati.
Marek Hamsik è il giocatore che Mister Allegri pescherebbe senza pensarci due volte dal mazzo, il suo giocatore ideale: giovane, tanta corsa, inserimenti continui e buona tecnica, dubito che però Walter Mazzarri abbia accettato di rimanere a Napoli sapendo che uno dei suoi tre tenori possa essere ceduto.
Kwadwo Asamoah, invece, si distoglie totalmente dai tre giocatori elencati prima, atleticamente fortissimo, meno tecnico, più un distruttore che un costruttore di gioco, lo vedrei bene come acquisto di "contorno" ma non come fuoriclasse da Milan.
Questi sono solo alcuni della miriade di nomi che sono stati e che saranno fatti per il centrocampo rossonero, non ci resta che aspettare e vedere quale sarà quello ad uscire dal calderone di Via Turati, dopodichè potremmo dire veramente se la Champions sarà un obbiettivo reale o solo un'utopia.
Barcellona e Leo Messi permettendo...

 Luigi Galantino